Gigante in ballottaggio con De Sanctis

Raffaele Gigante in ballottaggio con De Sanctis nel collegio di Sessa Aurunca

Punto IX di una lettera [1], che, nel dicembre 1889, insieme con un biglietto di auguri natalizi, egli inviò all’allora  prefetto di Caserta, comm. Correale, nella quale, come d’accordo, egli documentava, in una sorta di curriculum, i suoi meriti di patriota e di uomo politico. La sua compilazione rispondeva ad uno scopo eminentemente pratico, dovendo servire a fornire all’alto funzionario, in previsione di un’imminente nuova “infornata” di senatori a vita, tutti quegli elementi necessari, perché potesse nella maniera più efficace possibile perorare, presso il presidente del Consiglio Francesco Crispi, la causa del Nostro, che da diversi anni aspirava a questa nomina , ma che non avrebbe mai ottenuto.

ballottaggio

Scrive Nicola Terracciano: “Su questa nuova fase della sua vita, abbiamo il sempre prezioso testo autobiografico di Gigante. Essendo stati convocati per la prima volta libere elezioni nel gennaio 1861, molti suoi amici del Collegio di Formia e di quello di Sessa vollero candidarlo, quasi per forza, anche se Gigante, per particolari motivi di famiglia, aveva detto loro che non poteva allontanarsi da Napoli e frequentare Torino, allora capitale d’Italia e così lontana ( e teniamo conto che allora i deputati non avevano diritto ad una indennità e tranne qualche privilegio nei trasporti, tutte le altre spese pesavano sugli eletti, che se non erano ricchi e titolari di rendite, dovevano trascurare la loro attività ed erano impediti a divenire deputati).
Pur con questa preliminare sua posizione, Gigante ebbe comunque un grande successo elettorale, a testimoniare la fama di patriota e la stima che aveva l’area del Golfo di Gaeta nei suoi confronti. Andò in ballottaggio sia nel Collegio di Formia con il gaetano Elia della Croce e sia nel Collegio di Sessa addirittura con Francesco De Sanctis. E ricorda Gigante” fu per le rinnovate mie preghiere agli elettori che quei due miei competitori, alla seconda prova, potettero essere eletti senza contrasto…Esempio unico, continua, fu questo che nella Provincia di Terra di Lavoro, la stessa persona avesse riscosso in due collegi simile attestato di stima e di fiducia. Ciò prova per lo meno, come fosse noto ed apprezzato il mio patriottismo.” [2]


[1] La lettera, che si conserva nel fondo  del Gabinetto di Prefettura dell’Archivio di Stato di Caserta, è ora integralmente riprodotta, nella sezione documentaria del volume contenente gli atti del Convegno su Raffaele Gigante, tenuto a Itri il 30 aprile 2013.

[2] Raffaele Gigante – Atti del Convegno di Studi, Itri 20 aprile 2013, D’Arco Edizioni, Formia 2013, pagg. 313-314.

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